Gli Italiani bocciano l’Unione Europea ma credono ancora in un’altra Europa. I dati del sondaggio di EMG different.
Nei giorni scorsi il Partito Conservatore e Riformista Europeo ha commissionato un sondaggio per testare l’opinione degli italiani e degli elettori reali e potenziali dei conservatori europei rispetto alle decisioni prese dall’Unione Europea e alla crisi sanitaria ed economica in corso. Il partito conservatore europeo guidato dal settembre 2020 da Giorgia Meloni, prima italiana a guidare un partito europeo ha assunto un ruolo centrale nelle dinamiche dell’area di centrodestra in tutta Europa. Una nuova visione dell’Europa, di stampo confederale dove viene rispettata la sovranità degli Stati membri e che coopera sui grandi temi, è l’idea di Europa sempre più accreditata tra i cittadini italiani. Emg different società che ha realizzato il sondaggio ha quindi chiesto a 2000 cittadini italiani qual’è il loro grado di fiducia nei confronti dell’Unione Europa, se la loro fiducia è aumentata o diminuita in seguito alla crisi pandemica da Covid 19 e quali sono le principali ragioni che li rendono favorevoli o critici nei confronti dell’Europa.
Il sondaggio fa emergere subito un dato interessante che va oltre la destra e la sinistra: gli Italiani continuano a credere nell’Europa ma sono fortemente critici nei confronti dell’attuale Unione Europea. I più critici sono quelli che si definiscono elettori conservatori o potenziali elettori conservatori. Nonostante il 52% degli intervistati dichiara di credere ancora nel valore dell’Europa unita, il 64% individua diverse ragioni per essere critici nei confronti dell’Unione Europea. La non equa distribuzione dei fondi europei, le regole di mercato che ostacolerebbero la crescita della nostra Nazione e la mancanza di unità negli obiettivi strategici tra le varie Nazioni, sono le principale ragioni individuate per bocciare l’attuale gestione dell’Ue. Tra le ragioni che gli intervistati considerano oppurtunità concesse dall’Unione Europa spicca fra tutte la possibilità di muoversi liberamente tra i vari Stati membri. Questa l’opzione più votata in particolare tra il pubblico più giovane (il 34% degli under 34). Questa ultima possibilità però da 18 mesi viene sostanzialmente negata a causa della crisi pandemica.
Sulla gestione del Covid 19, gli intervistati non hanno pietà nei confronti dell’Unione Europea. Il 37% dei conservatori dice di aver meno fiducia nei confronti dell’Ue, dopo aver visto come ha affrontato l’emergenza pandemica. Solo il 14% dichiara di averne più fiducia. Un dato in attesa su tutti gli altri elettori che al 65% dichiarano di avere la stessa opinione di prima. Anche qui solo il 17% può affermare di averne più fiducia. Il messaggio è chiaro: l’ Unione Europa ha ancora un po’ di tempo per dimostrare di saper fare meglio di quello che è stato visto fino ad oggi. L’Unione Europea dei tecnici e dei burocrati viene in sostanza sonoramente bocciata. L’idea di una Confederazione Europea delle Nazioni trova il consenso dei cittadini italiani intervistati. L’Europa è necessaria per affrontare le sfide del futuro ed essere competitivi con le economie di tutto il mondo. Bisogna però cambiare passo, in fretta. Questa Unione Europea non va.